Eremo San Salvatore
Le iniziative realizzate da Giuseppe Lazzati presso l'Eremo di San Salvatore sono la prova della sua grande passione pedagogica,
chi lo ha conosciuto sa quanto il suo impegno educativo avesse in lui radici profonde. In occasione dell'omelia pronunciata durante le esequie di Lazzati,
il card. Martini ha sottolineato che la sua opera di educatore era sostenuta da un carisma straordinario. Dotato di tale carisma e animato da una grande ansia apostolica,
Lazzati capì ben presto che quello dell'educazione era un compito decisivo e per tutta la vita, cercò di dare il meglio delle sue energie alla formazione delle coscienze.
Per comprendere gli obiettivi e la natura degli incontri all'Eremo, si deve considerare la particolare situazione culturale e spirituale nella quale vennero pensati.
Nel febbraio del 1976, quando ebbero inizio, si era a dieci anni dalla conclusione del Concilio, il grande evento che tante speranze aveva acceso nel cuore.
Lazzati lo aveva seguito con viva partecipazione e fu per lui motivo di soddisfazione vedere accolte dai padri conciliari quelle idee sul laicato nelle quali credeva molto,
soprattutto quanto si affermava riguardo la presenza della Chiesa nel mondo e la sua santificazione, attraverso il ruolo dei laici.
Purtroppo le prospettive elaborate dal Concilio andarono incontro a non pochi ostacoli e si ebbero problemi particolarmente acuti nel campo dell'educazione cristiana.
Lazzati era molto preoccupato per quella situazione e raccomandava ai responsabili dell'Azione Cattolica milanese di provvedere alla elaborazione di una seria catechesi.
Infatti considerava inammissibile che l'istruzione religiosa dei fedeli non andasse oltre le nozioni del catechismo apprese negli anni della fanciullezza.
Egli sosteneva che durante il periodo della giovinezza, i credenti dovevano essere posti in condizione di approfondire e di capire i contenuti della loro professione di fede.
Tra il settembre del 1975 e luglio del 1976, l'Azione Cattolica ambrosiana, in risposta alle sollecitazioni di Lazzati, gli affidò la direzione di una iniziativa
per l'educazione cristiana dei giovani presso l'Eremo. Furono coinvolti alcuni biblisti, teologi e pedagogisti; il progetto nasceva con l'intento di sperimentare
le linee di una "scuola della fede" e nell'arco di undici incontri a scadenza mensile, furono affrontate le grandi tappe della storia della salvezza: dalla creazione alla nascita della Chiesa.
Alla conclusione Lazzati decise di proseguire questa esperienza perchè preoccupato dal problema della scarsa attenzione che le comunità ecclesiali riservavano
alle urgenze educative, convinto di realizzare uno strumento per favorire la crescita intellettuale e spirituale dei giovani.
(dalla "Presentazione" di Luciano Pazzaglia del volume: Giuseppe Lazzati - Vivere la fede
Gli incontri di San Salvatore - AVE 1997;
il testo della "Presentazione" di Luciano Pazzaglia è stato pubblicato anche nel "Dossier Lazzati 24: Un educatore" - AVE 2003)
Sempre in Dossier Lazzati 24 è possibile leggere un articolo di Vittore Mariani dal titolo "Il messaggio di Giuseppe Lazzati
agli educatori del terzo millennio"
Testamento del capitano di Luigi Santucci