Giuseppe Lazzati logo

Ambrogio Maspero

Ambrogio Maspero

Cantù 24 settembre 1924 – 1955 – Cantù 21 aprile 2023

Rimasto orfano della mamma a 25 anni, ha vissuto per tanti anni col papà (che raggiunse la moglie dopo alcuni anni), con un fratello ed una delle due sorelle sposate, che ha accolto nella sua casa, dopo la prematura morte del marito, con i suoi due figli piccoli, seguendoli nella crescita come un papà.
Come molti giovani del suo tempo Ambrogio viene educato cristianamente in oratorio dove svolge il compito di catechista; sostenuto dall’esperienza formativa dell’Azione Cattolica, di cui successivamente assumerà la Presidenza per diversi anni.
Ambrogio consegue il diploma di III Avviamento commerciale. Per un po’ di tempo viene mandato dai genitori a Milano per aiutare alcuni parenti nella gestione del loro negozio di generi alimentari, ma si rende conto che quel lavoro e la grande città non è un ambiente per lui. Riprende gli studi ottenendo il diploma presso la scuola d’arte del mobile di Cantù nella sezione intagliatori. Intraprende quindi l’attività lavorativa con il fratello Piero presso l’azienda artigiana avviata dal padre. La ditta di cui ne diventa presto Direttore, specializzata in mobili intagliati, pur rimanendo una media realtà artigianale è apprezzata in tutta la zona del canturino e non solo, per la grande esperienza acquisita nell’ intaglio del legno. Ambrogio dedica tutta la vita a questo lavoro che svolge ed insegna con grande passione ed abilità.
Ma la sua sensibilità per il lavoro artigianale non si limita ai confini della propria “bottega”. Diventa punto di riferimento per gli altri operatori di Cantù assumendo il ruolo di Presidente della Confartigianato della città e successivamente membro del direttivo provinciale della stessa organizzazione di categoria di Como. Una volta pensionato diventa Presidente provinciale della Confartigianato del settore “artigiani pensionati” (ANAP) organizzando iniziative culturali e ricreative per gli associati. E’ stato anche caparbio sostenitore di corsi specialistici della lavorazione del legno del Centro di Formazione Professionale di Cantù, che fornisce ancora oggi operatori richiesti dalle aziende del settore. Come pure ha sostenuto altre attività sociali nella sua città; per parecchi anni è stato consigliere dell’Ente Comunale di Assistenza. Aveva un sogno non ancora realizzato: un Museo storico della lavorazione del legno diffuso nella città. Il 24 giugno 2019 aveva ricevuto dalla Confartigianato Imprese di Como un “attestato di riconoscenza” per la “sua costante azione di volontariato nell’assistenza e nel sostegno ai colleghi, amici e bisognosi nei momenti di difficoltà e disagio sociale”.
Dopo un malore, occorso nel dicembre 2019 che ne aveva limitato parzialmente l’autonomia, all’inizio del 2020 era stato ricoverato in una residenza per anziani. In un primo momento, aveva fatto un po’ di fatica ad accettare l’ingresso nella casa di riposo, ma poi ha compreso che quel passaggio era una nuova richiesta del Signore che lo chiamava a vivere positivamente l’ultimo tratto di vita nella nuova situazione. Aveva così intessuto relazioni con gli altri ospiti della casa, organizzato la recita del rosario quotidiano e interessato qualche sacerdote per la celebrazione della Santa Messa alcune volte al mese.

 

. top | . backpage